“ENTRO E NON OLTRE”: Se non riesco ad andare all’atto entro la data stabilita cosa succede? Perdo tutto?

Oggi voglio cercare di chiarirti una volta per tutte la dicitura “entro e non oltre” che puoi trovare in qualsiasi formulario per proposta immobiliare.  

 

Tra gli aspetti sicuramente da tenere in considerazione, nel percorso che va dalla proposta fino all’atto definitivo di compravendita, un elemento fondamentale sono proprio le tempistiche.   

Ogni persona che decide di vendere o di acquistare casa lo fa per delle esigenze e molto spesso a queste esigenze si lega anche il fattore tempo.  

Potrebbe aver un cambio di lavoro imminente, potrebbe attendere un lieto evento come l’arrivo di un figlio, così come magari le uniche tempistiche di cui necessita sono quelle per l’erogazione del mutuo.    

 In ognuno di questi casi è fondamentale conoscere e tenere in considerazione il fattore tempo per impostare una giusta trattativa.  

 

 Dopo l’accordo sul prezzo, le date sono il secondo passo.  

 

Cosa è bene fare a questo punto?  

Bisogna tenere in considerazione le necessità di ognuna delle parti e di seguito voglio riportarti alcuni degli esempi più frequenti:  

  • Mutuo: una volta deliberato il mutuo, si ha tempo circa sei mesi (dipende poi dall’istituto di credito) per fissare la data, dopodiché bisogna ricominciare da capo.  

  

  • Erogazione del mutuo: non tutte le banche pagano contestualmente il giorno dell’atto, alcune attendono il consolidamento dell’ipoteca. È opportuno saperlo da subito perché se l’erogazione non è contestuale al rogito bisogna avvertire il venditore che avrà i soldi sul conto soltanto dopo circa due settimane (o anche più).   

           Capirai bene che questo è di fondamentale importanza, ad esempio, qualora il venditore  necessitasse di quel denaro per fare un altro acquisto e per poter fissare la data del suo futuro atto.   

  

  • Rilascio/presa in possesso dell’immobile: devi tenere in considerazione eventuali traslochi, lavori di manutenzione sul nuovo immobile, il cambio utenze (ti consiglio, per abbassare i costi e se possibile, di mettervi d’accordo sulle volture anziché su un nuovo allaccio)  

 

Questi sono soltanto alcuni esempi, ma tornando alla domanda principale:  

Cosa succede se non rispetto i termini?  

Bisogna far riferimento a quali sono i termini che descrivono le tempistiche nella stesura della proposta o del compromesso:  

Dilatorio: con questo termine si specifica il momento prima del quale un atto, non può essere compiuto  

Acceleratorio: con questo termine si indica il momento entro il quale un atto può essere compiuto  

Perentorio: con questo termine si specifica una data esatta che non può essere spostata. Prescrive il compimento di un atto entro un determinato periodo di tempo.  

Se si supera tale periodo si perde la possibilità di compiere quel determinato atto, incorrendo così a penali e/o risarcimenti  

Ordinatorio: la funzione di questo termine è semplicemente quella di ‘ordinare’ un’attività amministrativa, indirizzandola verso determinate procedure ed esiti. Il non rispetto del termine non comporta il verificarsi di decadenze e l’applicazione di sanzioni.  

  

Quindi, la sola dicitura “entro e non oltre”, sul contratto stipulato, secondo il Tribunale di Roma (Trib. Roma sent. n. 6608 del 1.04.2016. / Cass. sent. n. 3645/07.) non può essere considerata perentoria, nonostante abbia una forma categorica.   

Le parti possono decidere di spostare di qualche giorno la data senza incorrere in sanzioni o penali.  

Lo si può ritenere perentorio soltanto se la parti lo mettono per iscritto mettano in maniera inequivocabile specificando la volontà di ritenere nullo il contratto alla scadenza di tale termine.  

  

***********************************  

Devi vendere casa? Ci stai già provando ma senza ottenere risultati?  

Contattami ora per una consulenza immobiliare: 3277698673  

Oppure scrivimi direttamente su Whatsapp 

Ti aspetto!